domenica 20 giugno 2010

prima lettera dresdese

eccomi qua, con questo post di prova, con una piattaforma tutta nuova e ancora reticente prima del gran salto.

se siete capitati, come immagino, da luxemburg (rosa) il contrasto vi apparirà bello tosto, vediamo se vi piace o se magari mi aiutate a cambiare grafica e impostazioni fino a che non troviamo la "casa" che ci piace.

bene... ecco che si parte.

vi spiego il progetto di blogghino che ho in mente.

quando partii ero una lucchese che aveva messo assai raramente il naso fuori dalle mura. sì, ero stata in vacanza, ero stata in giro, anche in rari momenti per lavoro, ma non mi ero mai spinta davvero fuori dalla rassicurante prigione perimetrata da cinta murarie che si chiama lucca.

ora che sono tornata sto vivendo questa città e verosimilmente anche il paese in generale, con lo stordimento della turista, non che abbia vissuto sulla luna, ma, tanto per dire, sono quasi cinque anni che non guardo la televisione italiana, per cui ci sono cose che mi lasciano un pochino perplessa.

così ho pensato al buon montesquieu, e a uzbek e a rica, viaggiatori stranieri nella loro stessa francia, occhi stranieri che vedevano quello che i francesi non potevano vedere.
mi sono detta che forse anche lucca, anche la provincia può essere vista in questo modo, non solo parigi.

e così ho voluto rendere omaggio a "le lettere persiane" e creare un blogghino che si ispirasse a loro.

mi sono chiesta cosa potrebbe pensare, nel bene e nel male, una frau patata qualsiasi catapultata in questo strano posto, dove c'è gente che va a messa e nel tratto di strada inveisce contro "gli zingari", caratterizzando con quel nome chiunque venga dall'est, o contro "i musulmani" che invece sono tutti quelli scuri di pelle.

un giorno sarebbe bello presentare a un lucchese un tuareg (musulmano E gitano) oppure un kossovaro (dell'est E musulmano).

ma come al solito sto andando per la tangente.

insomma, questa potrebbe essere una pagina del blogghino nuovo, fatemi sapere se vi garba.